Esattamente un mese fa il ministro degli interni Matteo Salvini ha visitato la capitale delle Langhe per due motivi:
1) inaugurare un nuovo tronco autostradale (Asti – Cuneo)
2) inaugurare la nuova sede della Lega ad Alba, nel centro storico di Alba, in via Gazzano.
I movimenti antirazzisti hanno indetto (con soli due giorni di anticipo) una mobilitazione al fine di disturbare il comizio del politico leghista. In questa occasione manifestanti e polizia sono venuti in contatto dando vita a tafferugli, evento inedito per la città, che non assisteva a tali dinamiche dall’autunno caldo (1969).
Di seguito riportiamo il comunicato del collettivo Mononoke, promotore dell’iniziativa, e l’articolo apparso sulla testata locale (Gazzetta d’alba).
– Oggi lunedì 3 aprile, insieme ai movimenti albesi, abbiamo organizzato un presidio in piazza sangiovanni ad Alba per contestare ciò che noi abbiamo reputato una provocazione: l’apertura della sede della Lega inaugurata da Matteo Salvini nel quartiere sangiovanni. Infatti si tratta di una zona dichiaratamente Antifascista e Antirazzista di un luogo in cui sono nati collettivi e assemblee – in cui centri sociali e proteste hanno preso vita in passato e prendono vita tutt’oggi – un luogo in cui xenofobia e razzismo non sono ben accetti. Abbiamo quindi deciso di passeggiare per il quartiere durante la mattinata per disturbare il comizio di chi è responsabile di morti in mare , morti sui confini e di divulgazione di discriminazione e odio. Giunti in via Pietrino Belli in prossimità della nuova sede della Lega, la polizia ha reputato giusto caricare trenta manifestanti nonostante fossero presenti bambini e neonati in passeggino. Questo dà un’idea del concetto di democrazia che vige tra gli apparati securitari statali.
Qui contributo su Radio Onda d’Urto (BS) del Collettivo Mononoke